L'australiana Eva Buzo ha nuotato per più di dieci ore nel Pacifico colombiano per protestare contro la violenza a Buenaventura.

Sabato 21 giugno, la nuotatrice australiana Eva Buzo ha nuotato per più di dieci ore tra Juanchaco e il lungomare di Buenaventura, il principale porto colombiano. Secondo l'ufficio del governatore della Valle del Cauca, la sua impresa, soprannominata "una nuotata per la resilienza", è stata l'occasione per mostrare al mondo un altro lato di questa regione.

Buzo ha compiuto questo gesto per protestare contro la violenza che affligge questa regione sud-occidentale del Paese. " Sono senza parole; quella nuotata è stata incredibile; mi ha insegnato tantissimo sulla resilienza ", ha detto Buzo dopo aver completato la nuotata.

Da parte sua, la Segretaria per lo Sviluppo Rurale, l'Agricoltura e la Pesca, Ángela Reyes, ha sottolineato che questo atto simbolico rappresenta la resilienza delle comunità di fronte all'escalation del conflitto armato in quest'area . "Ci invita a riflettere sull'ispirazione e sul coraggio che dobbiamo avere per continuare a lavorare per un territorio pieno di opportunità, con una ricchezza culturale, culinaria ed ecoturistica senza pari", ha aggiunto.

L'impresa di Buzo è stata persino riconosciuta dall'ex ministro degli Esteri Luis Gilberto Murillo, che ha affermato sul suo account X.com che questo gesto dà visibilità a un'area "stigmatizzata dalla violenza". Ha sottolineato: "Questa impresa sportiva incarna la dignità, la resilienza e la leadership che caratterizzano questa regione della Colombia".

A maggio, l'ufficio del difensore civico ha segnalato una "grave situazione umanitaria a Buenaventura", rilevando che finora quest'anno si sono verificati 40 confinamenti di massa, spostamenti forzati , uccisioni mirate, sparizioni e reclutamenti di bambini e adolescenti.

"So che Buenaventura ha attraversato molte difficoltà, ha vissuto molte esperienze e sofferto molto nel corso degli anni, ma quello che ho visto qui è stato un gruppo di persone straordinario, gioioso, resiliente e amante della pace, che mi ha riempito il cuore di gioia", ha dichiarato l'atleta. Ha anche espresso il suo sostegno a chiunque decida di partecipare alla gara. "Il mio più grande desiderio è vedere qualcuno di Buenaventura partecipare a questa gara. E prometto che tornerò a sostenere chiunque decida di farlo. Ho sentito che molte giovani donne mi guardavano e si vedevano come atlete, che progredivano nella loro vita, trovavano lo sport che amavano e lo portavano avanti per diventare campionesse", ha aggiunto Buzo.

Questo evento, parte di un'iniziativa organizzata da organizzazioni sociali, dalla Chiesa cattolica e dalla rete Open Society Foundations, mira ad amplificare le voci dei giovani leader sociali di Buenaventura.

"Nel corso del tempo, Buenaventura e la Colombia hanno dovuto affrontare violenza e criminalità, ma siamo sempre riusciti a superare queste situazioni. Questo evento è un'opportunità per continuare a incontrarci attraverso la resilienza ", ha affermato il leader della comunità Leonard Rentería.

Da parte sua, Jhon Jaime Cortés, del collettivo sociale Vive Arte, ha affermato che "il risultato di Eva Buzo dimostra che forza, resilienza, pratica e studio ci conducono a grandi cose". "Buenaventura e la Colombia meritano grandi cose; i giovani avranno una forza ispiratrice per continuare a rafforzarsi e contribuire a creare soluzioni efficaci che generino pace e vero cambiamento", ha aggiunto Cortés.

L'anno scorso, la tuffatrice è diventata la prima donna a completare il percorso a nuoto di 35 ore attraverso i 92 chilometri che separano l'Italia dall'Albania.