Francia Márquez lascia il Ministero delle Pari Opportunità

La vicepresidente Francia Márquez non sarà più Ministra per le Pari Opportunità. Secondo quanto riferito, ha presentato le sue dimissioni dopo un incontro con il presidente Gustavo Petro lunedì. Fonti governative hanno confermato la partenza. In questo modo, la numero due dell'Esecutivo lascerebbe un portafoglio creato appositamente per essere gestito da lei, mantenendo la promessa fatta in campagna elettorale.
Le dimissioni di Márquez dal Ministero arrivano dopo tre settimane di attesa su quale sarebbe stato il suo futuro nel governo di Gustavo Petro. Fu uno dei funzionari che guidarono la "ribellione" durante la riunione del governo trasmessa in televisione il 4 febbraio.

Francia Márquez, Vicepresidente e Ministra per l'Uguaglianza Foto: Ministero per l'Uguaglianza
Il vicepresidente ha interrogato il presidente sulla “mancanza di trasparenza” nel governo: “Oggi mi fa male che in questo governo che ho contribuito a eleggere ci siano così tanti atti di corruzione e dobbiamo dirlo di petto”.
Ha rivolto le sue critiche più aspre anche a Laura Sarabia ed ha espresso le sue divergenze anche con Armando Benedetti. Ha poi nuovamente messo in dubbio il fatto di essere criticata per il suo lavoro presso il Ministero per le Pari Opportunità, nonostante il suo portafoglio sia partito da zero e presumibilmente non le siano stati forniti strumenti sufficienti.
In un altro dei suoi interventi, Márquez ha rivelato una dura frattura con il Presidente: “ Pensavo che sarei arrivata qui per essere tua alleata”, e ha persino esposto la sua posizione al Presidente: “Camminerò con te fin dove dirai”.
Da quel Consiglio dei ministri in poi ci sono state diverse incognite. Nonostante Marquez avesse dichiarato che non si sarebbe dimesso, iniziarono a circolare forti voci su una sua partenza. Tra i sostituti proposti ci sono Carlos Carrillo, attuale direttore dell'UNGRD; Maria Paz Gaviria; l'attuale Vice Ministra delle Donne, Tamara Ospina; e Carlos Rosero, un leader sociale vicino al vicepresidente.
Vicepresidente e Ministra per le Pari Opportunità, Francia Márquez. Foto: @FranciaMarquezM
Ora resta da vedere se Francia Márquez continuerà a ricoprire la carica di vicepresidente o se lascerà anche l'incarico per cui è stata eletta. In questo secondo scenario, darebbe al Congresso il potere di scegliere il suo successore.
Secondo precedenti resoconti, avrebbe addirittura dato un ultimatum al Presidente: se l'avesse rimossa dal suo incarico, si sarebbe dimessa anche dalla vicepresidenza. Tuttavia, se Rosero arrivasse, dimostrerebbe che la partenza è avvenuta in buoni rapporti, visto che è vicino al dirigente.
Rottura tra vicepresidenti e presidente La rottura tra Gustavo Petro e Francia Márquez non è la prima volta che un presidente si scontra con il suo vicepresidente. Il caso più emblematico fu quello di Ernesto Samper e Humberto de la Calle. In questo caso, di fronte alle controversie che circondarono il processo degli 8.000, De la Calle prese le distanze dall'amministrazione, tanto da dimettersi e che la legislatura nominò al suo posto Carlos Lemos Simmonds.

Francia Márquez, Vicepresidente della Colombia Foto: Presidenza della Repubblica
Un altro esempio simile riguarda le divergenze tra Juan Manuel Santos e Angelino Garzón sul processo di pace con le estinte FARC. Sebbene Garzón non si sia dimesso, per il suo secondo mandato Santos ha optato per un nuovo candidato, Germán Vargas Lleras.
Vargas Llera ha lasciato l'incarico per il quale era stato eletto nel periodo 2014-2018. Non a causa di divergenze con l'allora Presidente, ma perché quest'ultimo lasciò l'incarico per puntare su una candidatura nel 2018.
Juan Sebastian Lombo Delgado
eltiempo