Questo è il video che ha fratturato le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Canada nell'ambito dell'USMCA.

Il governo della provincia canadese dell'Ontario ha scatenato una nuova tempesta diplomatica nel Nord America dopo aver diffuso un video televisivo in cui criticava apertamente i dazi imposti dagli Stati Uniti.
Il messaggio, trasmesso sui canali statunitensi e canadesi, cita l'ex presidente Ronald Reagan per mettere in guardia dai rischi del protezionismo, spingendo il presidente Donald Trump ad annunciare la fine immediata di tutti i negoziati commerciali con il Canada.
Il video e la risposta di TrumpLo spot, sponsorizzato dal governo dell'Ontario, utilizza estratti di un discorso radiofonico di Reagan del 1987 sul commercio estero. Nel video, si sente l'ex presidente dire: "Le tariffe elevate portano inevitabilmente a ritorsioni da parte dei paesi stranieri ... i mercati si contraggono, le industrie chiudono e milioni di persone perdono il lavoro".
Il messaggio si conclude con la frase: "La prosperità non si ottiene costruendo muri, ma abbattendoli". Ore dopo la trasmissione, Trump ha definito il video "fraudolento " e ha accusato il Canada di aver tentato di "influenzare illegalmente" la Corte Suprema degli Stati Uniti.
"Il Canada ha barato ed è stato beccato!" ha scritto il presidente sui social media, sostenendo che Reagan "amava i dazi per la sicurezza nazionale americana". La Ronald Reagan Foundation ha confermato che il materiale è stato utilizzato senza autorizzazione e ha messo in guardia da possibili azioni legali.
L'USMCA sotto pressioneDal suo ritorno alla Casa Bianca nel 2025, Trump ha rilanciato una politica commerciale basata su dazi del 25% sui prodotti canadesi e revisioni unilaterali dell'USMCA. Il Canada ha risposto con misure di ritorsione e le relazioni bilaterali sono diventate tese nonostante le esenzioni concesse ai beni conformi alle norme del trattato.
Con i negoziati interrotti in seguito al video dell'Ontario, gli analisti avvertono che la stabilità dell'USMCA potrebbe essere compromessa, interrompendo le principali catene di approvvigionamento e riaccendendo una guerra commerciale tra due delle economie più integrate al mondo.
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