Leone XIV e Mahmoud Abbas, presidente palestinese, concordano sull'urgenza di aiutare Gaza e sulla soluzione dei due Stati dopo l'incontro in Vaticano
Papa Leone XIV e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Mahmoud Abbas, durante l'incontro di giovedì in Vaticano, hanno concordato sull'urgenza "di fornire aiuti alla popolazione civile di Gaza e di porre fine al conflitto, perseguendo la prospettiva di una soluzione a due stati".
Lo ha reso noto il Vaticano in una breve nota, aggiungendo che l'udienza ha avuto luogo in occasione del decimo anniversario dell'Accordo globale tra la Santa Sede e lo Stato di Palestina.
La Santa Sede ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina nel 2015 attraverso un accordo bilaterale e ha sempre sostenuto la soluzione dei "due Stati" per raggiungere la pace, riconoscendo però a Gerusalemme uno status speciale per garantire la libertà religiosa.

Danni in seguito all'attacco israeliano alla Striscia di Gaza del 28 ottobre 2025. Foto: EFE
Il presidente palestinese è arrivato mercoledì a Roma per una visita ufficiale di tre giorni, durante la quale incontrerà il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il primo ministro, Giorgia Meloni.
Proprio mercoledì pomeriggio, dopo il suo arrivo a Roma, il presidente palestinese si è recato a Santa Maria Maggiore per un momento di riflessione sulla tomba di Papa Francesco.
"Sono venuto a trovare Papa Francesco perché non posso dimenticare ciò che ha fatto per la Palestina e per il popolo palestinese, e non posso dimenticare che ha riconosciuto la Palestina senza che nessuno glielo chiedesse", ha detto Mahmoud Abbas ai giornalisti che lo stavano aspettando.
Abbas ha anche ricordato le telefonate di Jorge Bergoglio alle famiglie palestinesi colpite, tra cui i membri della Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza.

Mercoledì le forze israeliane hanno sparato e ucciso un minore durante un raid in Cisgiordania. Foto: AFP
Queste comunicazioni telefoniche sono state una delle prime attività che Francesco ha ripreso dall'ospedale, dopo aver superato la fase critica del suo ultimo ricovero di 38 giorni al Policlinico Gemelli di Roma, pochi giorni prima della sua morte.
Abbas aveva già avuto una conversazione telefonica con Leone XIV il 21 luglio, durante la quale avevano discusso dell'evoluzione del conflitto nella Striscia di Gaza, e il pontefice aveva ribadito il suo appello al pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, sottolineando l'obbligo di proteggere i civili e i luoghi sacri, nonché il divieto dell'uso indiscriminato della forza e dello sfollamento forzato delle popolazioni.
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