Il Barcellona creerà uno spazio di intrattenimento rinnovato per il ritorno al Camp Nou
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L'olimpionico Lluís Companys è orfano dell'animazione da tre mesi. Il 26 novembre, durante la partita di Champions League Barcellona-Brest, lo spazio di Montjuïc destinato all'area intrattenimento è rimasto vuoto per la prima volta. L'idea del club è quella di ridisegnare gli spalti in preparazione del ritorno allo Spotify Camp Nou.
Il consiglio di amministrazione di Joan Laporta, riunitosi lunedì, ha deciso di avviare un processo partecipativo che dovrebbe portare alla creazione di un nuovo stand di animazione di nuova concezione. L'idea è che a luglio venga approvato il nuovo format scelto, dopo un incontro con tutti i partecipanti interessati a partecipare, e a settembre si decida la sede e chi ne sarà membro.
Dal 26 novembre Da tre mesi a Montjuïc non si organizzano più intrattenimentiIl Barcellona spiega che si affida a un'azienda con esperienza in animazione e mediazione, che promuoverà lo scambio di idee con l'obiettivo di ottenere il consenso di tutte le parti.
L'annuncio del club sembra confermare che il Barcellona concluderà la stagione senza il ritorno dell'attuale tribuna di animazione nella sua area di Montjuïc. Resta da vedere se i quattro membri che compongono l'attuale spazio di animazione (Penya Barcelonista Almogàvers, Supporters Barça, Penya Barcelonista Front 532 e Penya Barcelonista Nostra Ensenya), circa 600 persone, potranno essere integrati nel nuovo concetto, poiché si oppongono al consiglio direttivo.
Per aver cantato “Barça, sì; Laporta, no” Il club chiede 21.000 euro di multa agli attuali membri, che secondo loro stanno cercando di metterli a tacereIl conflitto è iniziato quando il club ha chiesto ai gruppi di cheerleader di pagare le multe imposte dalle commissioni disciplinari della Lega e della UEFA per i cori offensivi. L'importo totale è di 21.000 euro. Questo mancato pagamento viola l'accordo, sostiene Barcellona. Secondo i membri delle tribune, il veto è dovuto alle urla da loro rivolte al presidente Joan Laporta, che voleva metterli a tacere.
In questi tre mesi, durante le partite del Montjuïc si sono levati cori per chiedere il ritorno dell'animazione. Nell'ultima partita giocata in casa, contro il Rayo Vallecano, è stato addirittura esposto uno striscione di sostegno con la scritta "Volem la grada de cheering". Il messaggio è rimasto pubblicato per cinque minuti prima di essere rimosso dalla sicurezza privata del club.
lavanguardia