«Antony non ha voglia di toccare il giocatore del Getafe, ma di arrivare alla palla anche se alla fine non ci riesce»
La Commissione disciplinare della Federazione calcistica spagnola (RFEF) ha accolto le obiezioni dei servizi legali del Real Betis in merito alla denuncia di Alberola Rojas volta ad annullare il cartellino rosso diretto ricevuto da Antony contro il Getafe. Nel suo scritto, la commissione giustifica questa decisione sottolineando che nell'azione in questione, il brasiliano voleva giocare la palla e non ha cercato il fallo su Juan Iglesias al 91° minuto della partita. In questo modo Antony potrà giocare sabato contro il Real Madrid.
«Dopo aver visionato le immagini, si può notare come il giocatore Sig. Antony Matheus Dos Santos non smetta di guardare la palla che il giocatore avversario sta controllando, cercando di intercettare con il piede sinistro la traiettoria della palla che il suddetto avversario ha appena colpito, senza che si possa dedurre dall'azione impetuosa del giocatore espulso alcuna intenzione di entrare in contatto con il giocatore del Getafe, bensì di arrivare a toccare la palla, anche se alla fine non ci riesce . "Di conseguenza, le accuse del Real Betis Balompié devono essere confermate e l'espulsione del giocatore signor Antony Matheus Dos Santos deve restare senza effetti disciplinari", ha affermato la Commissione disciplinare nella sua risoluzione su questo caso, annunciata mercoledì mattina.
Nel resto del documento, l'Ufficio disciplinare sottolinea di aver preso in considerazione "le prove video e grafiche" fornite dal Betis, secondo cui "esiste un manifesto errore materiale nel rapporto arbitrale", poiché sostiene che "risulta che il giocatore non ha commesso l'azione che risulta dal rapporto arbitrale". Per questo motivo chiede che tale espulsione venga revocata, cosa che è avvenuta. La commissione ricorda che affinché vi sia un manifesto errore materiale nel verbale, devono essere fornite prove che "dimostrino inequivocabilmente, al di là di ogni ragionevole dubbio, o l'inesistenza del fatto riportato nel verbale o la sua palese arbitrarietà", come è accaduto.
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