Il personaggio di "El Chanfle" è ispirato a uno storico ex calciatore messicano.

Il legame tra Roberto Gómez Bolaños, detto 'Chespirito', e il calcio è stato immortalato attraverso il suo film "El Chanfle", uscito nel 1979, non solo rifletteva la sua passione per lo sport, ma segnò anche un momento storico riunendo per l'ultima volta l'intero cast di El Chavo del 8 in un'unica produzione cinematografica.
Gómez Bolaños, noto per il suo genio comico, univa il suo amore per l'arte a una profonda passione per il calcio, sport che praticava come attaccante nel tempo libero. Prima di sfondare in televisione, aveva anche provato la boxe per guadagnarsi da vivere.
Ti consigliamo: Dal mambo ai Daft Punk: un viaggio musicale con 'Sam y Chay' a GuadalajaraL'idea di creare un film sul calcio era nella mente creativa di Roberto Gómez Bolaños ben prima di concretizzarsi. Tra sceneggiature, personaggi e routine che emergevano quotidianamente, il comico ha condiviso la sua visione con il regista Enrique Segoviano. Ispirato a un personaggio realmente esistito: Rogelio Cruz "El More", il magazziniere del club di Puebla, noto per le sue strane strategie durante le partite, come fermare il gioco con secchiate d'acqua o lanciare arance sul campo.
Da quella figura è emerso il concetto di un personaggio poliedrico all'interno del team: goffo ma accattivante, e sempre ben intenzionato, Nasce così “El Chanfle”, un personaggio di fantasia che, a differenza di altri personaggi di Chespirito, prende forma a partire da esperienze reali e persone comuni, segnando l’inizio di una nuova fase nel suo percorso creativo.
"El Chanfle" nasce in un contesto di disillusione calcistica: dopo il fallimento della Nazionale messicana ai Mondiali del 1978 in Argentina e in piena ascesa del Club América, che si consolidò come punto di riferimento del calcio nazionale dopo il campionato del 1976, con il memorabile gol di rabona di Carlos Reinoso contro i Leones Negros.
L'iconica felpa arancione indossata dal protagonista non solo è rimasta impressa nella memoria collettiva, ma è diventata anche un simbolo dell'americanismo, tanto che nel 2019 il club ha rilasciato una maglia commemorativa in quei colori.
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