Brocha: la nuova piattaforma che mette in contatto gli artisti con la loro comunità, creata da una donna colombiana

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Brocha: la nuova piattaforma che mette in contatto gli artisti con la loro comunità, creata da una donna colombiana

Brocha: la nuova piattaforma che mette in contatto gli artisti con la loro comunità, creata da una donna colombiana
In un'epoca in cui la tecnologia è alla ricerca di significati umani e l'arte esige nuovi spazi, nasce Brocha, una piattaforma indipendente che trasforma il rapporto tra creatori e pubblico. Guidata dall'artista colombiana Sara Alarcón, propone un nuovo modo di creare, vivere e proteggere l'arte in America Latina.
Il lancio di questo strumento coincide con un riconoscimento che riafferma la sua visione: Sara è stata l'unica artista premiata all'evento "Women Who Shine" presso il TechFem di Ruta N, uno spazio dedicato a dare risalto alle donne che stanno cambiando il mondo attraverso la scienza, l'innovazione e la tecnologia . Con questo, la sua leadership dimostra che la creatività può essere una forza trainante per lo sviluppo, l'impatto sociale e la trasformazione culturale.
"Sono stata riconosciuta come una delle Donne che Brillano... ma ciò che mi ha lasciato il segno più grande non è stato il riconoscimento. È stata l'esperienza di condividere lo spazio con donne straordinarie che stanno trasformando il mondo. Condividere un nuovo modo di creare, unendo arte e tecnologia, usando la blockchain come alleata e decentralizzando il business dell'arte", ha affermato Sara Alarcón.

Sara Alarcón Foto: Sebastian Chamorro

Brocha, acronimo di Beautiful Rebellious Order of Champions for Higher Art , non è né una galleria né un social network. È un ecosistema creativo in cui gli artisti possono certificare le proprie opere su blockchain, una tecnologia di registro distribuito che memorizza le informazioni in blocchi protetti crittograficamente, ricevere royalties automatiche per ogni rivendita e connettersi direttamente con il proprio pubblico attraverso esperienze immersive, commercio digitale equo e solidale ed eventi comunitari che decentralizzano l'arte.
"Brocha dimostra che l'arte non deve aspettare di essere convalidata da una galleria per avere valore. L'arte si muove, si sente e si trasforma. E ora è anche protetta e condivisa con gli strumenti del futuro", afferma Sara Alarcón.
Le mostre su questa piattaforma diventano esperienze vive: gli artisti possono esporre, vendere e condividere le proprie opere in spazi comunitari e sulle proprie piattaforme digitali. Non ci sono curatori dedicati o campagne virali . L'arte vive in piazze, caffè e quartieri, ed è protetta da certificati digitali unici che ne garantiscono la paternità e la provenienza.

Sara Alarcón Foto: Sebastian Chamorro

Inoltre, la piattaforma offre strumenti didattici, abbonamenti, lezioni virtuali e contenuti esclusivi che consentono agli artisti di creare la propria community, senza dover dipendere dagli algoritmi dei social media o dal riconoscimento degli intermediari.
Ciò avviene tramite certificati di autenticità, che consentono di verificare la provenienza di ogni opera in modo trasparente e sicuro. Grazie a contratti intelligenti, l'artista riceve automaticamente una percentuale su ogni vendita, garantendo un reddito sostenibile a lungo termine e consentendogli di vivere dignitosamente grazie al proprio lavoro.
eltiempo

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