Uno studio rivela come le PMI in Colombia affrontano le sfide che incidono sugli investimenti aziendali: cosa comporta?

Le micro, piccole e medie imprese (MPMI) rappresentano il 99% della comunità imprenditoriale colombiana e sono un pilastro fondamentale della produzione e dell'occupazione.
Tuttavia, uno studio recente della società globale Alvarez & Marsal (A&M), basato sui dati della Superintendenza delle aziende tra il 2019 e il 2024, rivela che queste aziende si trovano ad affrontare una combinazione di maggiore pressione fiscale, ridotta liquidità e aumento del debito, fattori che stanno indebolendo gli investimenti e rallentando la crescita economica del Paese.
In Colombia, meno dell'1% delle aziende sono grandi società – tra 15.000 e 20.000 – ma rappresentano il 70% del PIL. Le PMI, invece, sebbene numerose, operano con margini più ristretti e meno spazio di manovra. Lo studio sottolinea che le loro performance fungono da "termometro" del ciclo economico nazionale: quando le piccole imprese si indeboliscono, l'impatto si estende a quelle più grandi.
Il divario del capitale circolante si amplia nel 2024 Il rapporto A&M mostra che il divario tra i giorni di riscossione e quelli di pagamento (DSO-DPO) si è nuovamente ampliato quest'anno. Durante la pandemia, le PMI riscuotevano i pagamenti più tardi e pagavano prima, finanziando clienti più grandi.
Nonostante un temporaneo miglioramento nel 2021 e nel 2022, la tendenza si è invertita nel 2023 e nel 2024. Questo divario ha indebolito i loro flussi di cassa, aumentando la loro esposizione al rischio di insolvenza e allo stress finanziario che colpisce l'intera filiera produttiva.
Aumento del carico fiscale effettivo Tra il 2019 e il 2024, il rapporto tra imposte sul reddito e utile ante imposte (EBIT) è cresciuto di oltre il 26% in termini reali per le PMI, mentre le grandi aziende non hanno registrato incrementi significativi. La minore capacità di pianificazione fiscale delle piccole imprese le ha costrette ad assorbire direttamente questo onere, riducendo investimenti e redditività.

Ecco cosa dovresti sapere. Foto: iStock
Il rapporto EBITDA/debito delle microimprese è aumentato dal 69% nel 2019 all'87% nel 2024, il che significa che quasi tutto il reddito operativo è vincolato a obbligazioni finanziarie. Ciò limita la capacità delle aziende di resistere agli shock economici, le costringe a ricorrere a finanziamenti più costosi, come il factoring o i prestiti informali, e perpetua un ciclo di vulnerabilità strutturale.
A&M avverte che gli effetti della fragilità delle PMI si diffondono alle aziende più grandi attraverso tre canali principali: fornitori con minore liquidità e un rischio di insolvenza più elevato, cicli di cassa più lunghi che aumentano i costi del capitale circolante e minori investimenti e occupazione, con un impatto diretto sulla domanda interna.
Secondo l'azienda, questa asimmetria non è solo un problema di distribuzione, ma un problema di sostenibilità sistemica. "Ci sono meno investimenti, più attriti nelle filiere critiche e maggiori tensioni di liquidità nell'intero ecosistema aziendale", conclude lo studio.
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