Lo streaming audio è in aumento

Una delle tante risorse che la società di consulenza CIU, guidata da Ernesto Piedras, ci offre e che ci è estremamente utile è l'utilizzo di piattaforme audio. Questo è senza dubbio uno dei segmenti delle telecomunicazioni che ha continuato a registrare una crescita solida e in crescita negli ultimi anni.
Secondo lo studio, entro il 2025, circa 77,4 milioni di utenti Internet in Messico avranno ascoltato musica, podcast o audiolibri tramite piattaforme digitali, pari all'80,1% di tutti gli utenti Internet.
Di questi, più della metà, ovvero 42,9 milioni, effettua un pagamento per accedere a contenuti audio, raggiungendo quota 14,3 milioni di account con un abbonamento a pagamento attivo, pari al 13,8% di tutti gli utenti Internet. Ciò rappresenta un aumento del 2,9% su base annua.
Lo streaming audio si è senza dubbio affermato come uno dei servizi digitali più diffusi nel Paese, trainato dalla crescente adozione tecnologica, dalla personalizzazione algoritmica e dalla diversificazione del catalogo dei contenuti.
Ciò che rende lo streaming audio ancora più speciale è il fatto che ha tratto grandi benefici dall'emergere e dalla crescita dell'intelligenza artificiale (IA) generativa, che gli fornisce strumenti avanzati per la scoperta di musica e modelli di abbonamento ibridi che consentono un'esperienza altamente personalizzata.
Allo stesso modo, l'ascesa di podcast, audiolibri e contenuti originali ha diversificato l'ecosistema e ampliato l'offerta oltre la musica, mentre l'audio spaziale e l'alta fedeltà (Hi-Fi) si stanno consolidando come attributi differenzianti e a valore aggiunto.
Tuttavia, la condivisione dell'account rimane una pratica comune: il 34% degli utenti dichiara di condividere il proprio accesso con familiari o amici, un fenomeno che riflette sia la ricerca del risparmio sia l'elevata adozione del servizio nelle case connesse.
Secondo lo studio, Spotify mantiene la sua indiscussa leadership nel mercato messicano, con una quota del 65,0% degli abbonamenti a pagamento. Tuttavia, la piattaforma continua a perdere quote di mercato rispetto all'anno precedente, quando rappresentava il 70,8% del totale.
Questo aggiustamento è dovuto all'avanzata di concorrenti come Apple Music, che raggiunge il 14,0% del mercato, Amazon Music (11,0%) e YouTube Music (7,1%), oltre a Trebel (1,6%) e Deezer (1,3%).
La diversificazione del mercato è stata guidata da strategie che combinano prezzi competitivi, integrazione con ecosistemi digitali, contenuti originali, qualità audio migliorata e partnership con produttori di dispositivi o piattaforme video.
Nuove forme di scoperta e monetizzazioneA livello globale, lo streaming audio è entrato in una fase di maturità tecnologica, con la personalizzazione basata sull'intelligenza artificiale, la creazione di musica generata algoritmicamente e la monetizzazione attraverso esperienze interattive che stabiliscono lo standard.
Secondo Radamés Camargo della CIU, "I confini tra intrattenimento, scoperta e commercio digitale si stanno assottigliando e l'audio si sta consolidando come veicolo strategico per connettere marchi, creatori e pubblico".
Pertanto, l'applicazione dell'intelligenza artificiale nella produzione, raccomandazione e distribuzione di contenuti, unita alla diversificazione dei modelli di business e al miglioramento continuo dell'esperienza utente, continuerà ad aumentare la sua rilevanza e preferenza come servizio essenziale nell'ecosistema digitale.
Eleconomista