La Catalogna obbligherà i proprietari di cinque o più appartamenti a registrarsi e penalizzerà chi nasconde i dati
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La Generalitat sta delineando il suo piano per ampliare il patrimonio di edilizia popolare e mobilitare quante più proprietà possibili per assegnarle principalmente agli affitti sociali , con l'obiettivo di aggiungere 50.000 appartamenti pubblici entro il 2030. Tra le misure, spicca il nuovo registro dei grandi proprietari che il governo di Salvador Illa lancerà per controllare il numero esatto di proprietà di questi proprietari, se sono occupate o vuote e in quali condizioni.
In questo modo, le persone fisiche o giuridiche che possiedono cinque o più abitazioni in zone considerate sotto stress (praticamente l'intero territorio catalano) saranno tenute a registrarsi in un registro pubblico e a indicare il numero esatto di immobili.
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Il Governo inserirà inoltre una grave violazione nell'Housing Rights Act se i proprietari si rifiutano di segnalare se i loro appartamenti sono vuoti o occupati. "In questo modo potremo sapere quanti grandi proprietari e quali proprietà ci sono in Catalogna e quanto spazio abbiamo per mobilitare queste case", ha affermato martedì l'assessore regionale al Territorio e all'Abitazione, Sílvia Paneque, dopo la conferenza stampa della Giunta Esecutiva.
Misure concordate con ERC e CommonsLe misure approvate oggi dal Governo hanno l'accordo sia dell'ERC che dei Comuns, con i quali Salvador Illa ha concordato impegni in materia di edilizia abitativa prima dell'investimento. Le multe per i proprietari che violano il tetto degli affitti fanno parte di questo pacchetto di iniziative negoziate con i partner investitori, anche se si ritiene già che il bilancio di quest'anno non verrà approvato.
Al centro di molte misure ci sono i grandi proprietari terrieri. Oltre al registro pubblico che dovrà essere elaborato ora, anche se non c'è ancora una data precisa, la Generalitat amplierà i casi in cui avrà diritto all'acquisto preferenziale di alloggi, il cosiddetto acquisto e riscatto preferenziale.
Finora la pubblica amministrazione poteva esercitare questo diritto sulle abitazioni dei grandi proprietari terrieri a seguito di pignoramenti immobiliari. È questo il meccanismo utilizzato di recente per acquisire 743 appartamenti dal fondo americano Cerberus, che deteneva gli asset tossici del BBVA, per 72 milioni di euro, da destinare ad affitti sociali.
Saranno ridotti i termini di costruzione sotto la giurisdizione della GeneralitatCon la modifica che introdurrà il Governo catalano, qualsiasi appartamento messo in vendita da un grande proprietario potrà essere soggetto a prelazione e riscatto, anche se non proviene da pignoramento. Inoltre, se l'amministrazione decide di non acquisire l'immobile e questo viene acquistato da un privato, questo diventerà ufficialmente protetto, avendo superato il processo di prelazione, spiegano fonti della Generalitat.
Nel settore delle opere pubbliche, il decreto legge approvato oggi dall'Esecutivo riduce i tempi per le opere di competenza della Generalitat, accorciando così i tempi di esposizione al pubblico. Esistono anche misure amministrative in base alle quali l'Istituto Catalano delle Terre (Incasol) destinerà l'importo dei depositi in suo possesso alla costruzione pubblica di alloggi, in particolare di alloggi in affitto. Secondo fonti del Governo, la disponibilità che dovrà essere mantenuta verrà quindi ridotta dal 10% al 5% e verranno sbloccati circa 80 milioni di euro.
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