Ucraina: il Parlamento vota la risoluzione a sostegno di Selenskyj – al secondo tentativo

La Russia mette in dubbio la legittimità di Zelensky. Il parlamento ucraino avrebbe voluto contrastare questa situazione con una risoluzione, ma ci è voluto più di un tentativo.
Dopo il fallimento del giorno prima, il parlamento ucraino ha approvato una risoluzione a sostegno del presidenteVolodymyr Zelenskyy al secondo tentativo. Questa volta, una netta maggioranza di 268 parlamentari ha votato a favore del progetto. Il giorno prima, solo 218 sostenitori si erano presentati all'incontro speciale per celebrare il terzo anniversario dell'invasione russa, alla presenza di ospiti internazionali. Per una votazione riuscita sono necessari 226 voti.
"Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky è stato eletto in elezioni libere, trasparenti e democratiche", si legge nel documento, il cui testo non è stato modificato dopo il fallimento di lunedì. Si dice anche che, secondo la Costituzione, Zelensky rimarrà in carica fino a quando non subentrerà un presidente neoeletto.
Nella risoluzione, la Verkhovna Rada afferma che il Presidente russo è responsabile dell'attuale impossibilità di organizzare elezioni libere, trasparenti e democratiche in Ucraina, che siano riconosciute come tali dalla comunità internazionale. Afferma inoltre che non appena sarà assicurata una pace globale, giusta e duratura sul territorio dell'Ucraina, il Parlamento annuncerà la tenuta delle elezioni presidenziali in Ucraina e garantirà che queste si svolgano in conformità con tutti gli standard elettorali internazionali.
Inaspettatamente, 54 deputati iscritti all'aula non hanno preso parte alla prima votazione, tra cui 38 rappresentanti del partito presidenziale "Servo del popolo". In seguito non rivelarono pubblicamente il loro movente.
Il mandato ordinario di Zelensky è scaduto a maggio dell'anno scorso. Poiché la legge marziale è in vigore da tre anni, non è possibile indire elezioni. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha descritto Zelenskyj come un “dittatore senza elezioni” sulla sua piattaforma online Truth Social. Ha affermato che Zelensky avrebbe fatto meglio a "sbrigarsi, altrimenti non gli sarebbe rimasto più un Paese" e lo ha incolpato della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Zelensky ha poi descritto Trump come vittima della disinformazione russa. (con dpa, AFP)
Berliner-zeitung