Giornale sotto attacco | "Maggiore contesto, per favore!"
Kalle Kunkel è un uomo molto impegnato. Nel 2015, come segretario sindacale di Verdi, ha co-organizzato i primi – e vittoriosi – scioperi per il personale dell'ospedale Charité di Berlino . Nell'ambito dell'iniziativa "Espropriare Deutsche Wohnen & Co. ", si batte per l'attuazione del referendum sulla nazionalizzazione delle grandi società immobiliari. Ha conseguito un dottorato di ricerca e scrive regolarmente per riviste come "Analyse & Kritik". Nel suo incarico principale presso Verdi, monitora attentamente il panorama mediatico nel reparto stampa e pubbliche relazioni.
Tra i compiti di Kunkel rientra quindi lo studio regolare dei quotidiani: qual è il clima politico generale? Quali questioni hanno un impatto particolare sulla popolazione attiva? Come vengono percepiti i sindacati e le loro lotte dal pubblico? La lettura quotidiana è fondamentale per formare l'opinione pubblica interna al sindacato: "per rendere visibile ciò che accade all'esterno per i dibattiti interni".
Kunkel scorre i titoli sui siti web dei principali media – naturalmente, "nd" è uno di questi per lui. Ci sono pochi quotidiani che riportano le controversie di lavoro e la politica sindacale con la stessa coerenza di "nd", ha affermato la scorsa settimana all'evento di revisione editoriale , a cui è stato invitato. Kunkel ha osservato che la copertura mediatica differisce significativamente da quella di altri media: pur concentrandosi principalmente su membri e dirigenti sindacali di spicco, apprezza il fatto che "nd" dia spazio anche alle voci dei dipendenti.
I conflitti tra la base e il livello ufficiale non vengono ignorati, ma presentati in modo sfumato. Il giornale si distingue per la sua informazione competente. Anche nei resoconti critici – come quelli relativi a contratti collettivi insoddisfacenti – "la 'nd' non cerca di scavare nel fango per screditare i sindacati. Si vede chiaramente che la 'nd' vuole sindacati forti e assertivi, non il loro indebolimento". Questo caratterizza anche la collaborazione: "Con alcuni media, mi chiedo a ogni frase: questa persona sta cercando di diffamarmi? Qui, si ha la certezza che le citazioni non vengano arbitrariamente estrapolate dal contesto".
Kunkel sostiene un giornalismo illuminante. Un giornale non dovrebbe limitarsi a elencare gli eventi del giorno precedente, ma dovrebbe contestualizzarli, offrire nuove prospettive, illuminare i retroscena e rendere trasparenti le relazioni. Chi tira le fila? Quali interessi si celano dietro un evento? Chi ne trae vantaggio, chi ci rimette? Questo tipo di contestualizzazione e classificazione è il fulcro di un buon giornale politico. E a questo proposito, accoglie anche articoli più lunghi e ben documentati, come quelli che si trovano spesso nelle edizioni di "nd.DieWoche". Non si dovrebbe puntare a raccontare i fatti più importanti del giorno precedente nel modo più completo possibile. Altri media sono comunque più veloci con le notizie nude e crude.
Anche nella capitale, a cui è particolarmente interessato in quanto attivista locale, spesso trova carente il contesto. "Ci sono certamente resoconti critici su un evento, ma mancano ancora il contesto e il contesto. Invece di seguire le principali linee di conflitto politico nella capitale nel lungo periodo e in modo approfondito, segue un rapido resoconto sull'evento successivo". Quindi c'è ancora margine di miglioramento.
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